2022-08-01

Dipendenza da sport: quando allenarsi diventa un problema?

Dipendenza da sport: quando allenarsi diventa un problema?

A qualsiasi età, svolgere un po’ di attività fisica è la garanzia per una vita sana. Infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità, riferendosi allo sport, spiega come la sua mancanza nella vita delle persone può comportare alto rischio per la mortalità in tutto il mondo. In una società come la nostra, dove il lavoro richiede sempre meno movimento, l’attività fisica diventa ancora più importante.
La sua azione benefica riguarda anche e soprattutto quella della mente. Un vero toccasana per tanti disturbi della sfera psichica, farla in modo regolare aiuta a diminuire lo stato di ansia e stress, poiché rilascia le endorfine, che sono conosciuti come gli ormoni del buonumore. Ci può essere anche il rovescio della medaglia: lo sport può anche diventare un’ossessione dannosa per la salute stessa, chiamata “dipendenza da sport”.

La dipendenza da sport: che cos’è

Si parla di dipendenza da sport dandogli il termine scientifico exercise addiction“. Avviene quando la persona sente un forte obbligo a praticare sport, indipendentemente dal tempo che ha a disposizione e dalle reali necessità. Questo bisogno di muoversi potrebbe causare conseguenze negative sulla sua salute fisica, mentale e su altri aspetti. Capita che, chi ne soffre, non riesce a capire quando l’attività benefica e positiva oltrepassa il limite diventando negativa e dannosa all’organismo. Oppure è in grado di individuare quel confine ma non riesce comunque a trattenersi. Questi individui si sentono in obbligo di svolgere quantità eccessive di esercizio fisico, subendo un impatto nocivo sul loro benessere fisico e mentale. Non solo: le conseguenze negative si estendono anche alla loro vita personale, professionale e sulla loro sicurezza finanziaria.

I sintomi della dipendenza

Alcuni studiosi, sono riusciti ad individuare delle categorie di maniaci sportivi, cioè persone che si rapportano in modo non equilibrato all’attività sportiva. Tali categorie sono:

  • sani nevrotici: sentono una sensazione positiva di miglioramento dalla pratica sportiva, accompagnata da un senso di benessere, di realizzazione e di successo.
  • sportivi compulsivi: l’attività fisica è un modo per supportare una routine specifica e ridurre il disagio che una persona prova al di fuori dell’attività fisica. Al contrario, può rappresentare l’unico periodo di tempo in cui ci si sente vivi e attivi in ​​un’esistenza vuota e priva di significato.
  • dipendenti dallo sport: in cui l’attività fisica regola l’umore, ha una funzione di squilibrio interiore e domina sempre più tutta la vita. In questo stato, si parla di dipendenza dall’esercizio. È definito primario se considerato indipendentemente da altre condizioni mediche ed è un disturbo alimentare sottostante in cui l’attività fisica gioca un ruolo fondamentale nel tentativo di controllare il peso e l’immagine corporea, è definito secondario se è associato a sintomi.

Come si riconosce la dipendenza da sport? Dall’ossessione per il fitness, che porta ad allenarsi in maniera estremamente frequente in varie modalità; da sentimenti di isolamento e solitudine; da disturbi dell’umore, con irritabilità estrema e persino aggressività se impossibilitati ad allenarsi; dal dare priorità all’esercizio rispetto a obblighi importanti come il lavoro; da sensi  di colpa, vergogna e ansia se gli obiettivi non vengono raggiunti o se i periodi di esercizio pianificati vengono persi; dallo sviluppo di altre condizioni di salute mentale, come il disturbo da dismorfismo corporeo, il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e il disturbo depressivo maggiore, nonché i disturbi alimentari tra cui l’anoressia atletica (anoressia sportiva).

Le conseguenze e i rischi

La dipendenza dallo sport ha conseguenze dannose per il nostro corpo e la nostra mente, che possono essere di natura fisica, come ad esempio: Lesioni, traumi, osteoporosi prematura, squilibrio metabolico. Tuttavia, ci sono anche problemi psicologici come affaticamento del sistema nervoso, disturbi dell’umore, instabilità psicologica ed emotiva, irritabilità, vita sociale e relazionale povera, abuso di sostanze, difficoltà lavorative ed economiche. In presenza di questa dipendenza, l’intera vita di una persona è strutturata attorno alla pratica regolare dell’attività fisica, che ha notevoli effetti negativi in ​​ambiti quali la famiglia, le amicizie e il lavoro. Si inizia a trascurare l’ambito interpersonale e le persone diventano ossessionate nel dedicarsi allo sport. Tutte le azioni e i gesti quotidiani sono finalizzati all’avere tempo solamente di andare in palestra o fare sport.

Come uscirne dalla dipendenza da sport

Secondo studi di psicologia non è ancora chiaro il meccanismo che mette in modo la dipendenza e se può essere considerata come tale in ogni individuo, anche paragonandola e alle altre forme di dipendenza come il gioco d’azzardo alcolismo ecc. Inoltre non sono ancora delineati i confini tra attività normale e dipendenza negativa da sport.
Tuttavia l’unico aiuto per uscirne da questa forma di dipendenza è rivolgersi a professionisti, come psichiatri e psicoanalisti. La loro terapia potrebbe aiutare a rendere il rapporto con l’attività fisica meno rigido, il pensiero più flessibile e quindi armonizzare il fitness con la vita quotidiana.
In ogni caso specifico, sarà necessario valutare la tecnica psicoterapeutica più adatta al raggiungimento di un equilibrio e adeguate strategie di coping e che affronti i comportamenti disfunzionali rispetto alla pratica sportiva e la problematica psichica che li sostiene.