Stretching: a cosa serve?

Vi siete mai chiesti a cosa serve lo stretching?
Iniziamo col dire che lo stretching è una pratica che consiste nell’allungamento dei muscoli e dei tendini al fine di migliorare la flessibilità e la mobilità articolare.
Esso contribuisce alla salute e al benessere complessivo, ma a cosa altro serve lo stretching?
Gli scopi dello stretching
Lo stretching ha diversi scopi, tra cui preparare il corpo per l’attività fisica, prevenire infortuni, favorire il recupero muscolare dopo l’esercizio e migliorare la postura e l’equilibrio.
Lo stretching serve a migliorare anche le prestazioni sportive, poiché i muscoli ben allungati consentono una maggiore escursione articolare, migliorando la potenza, la velocità e l’efficacia dei movimenti.
Questa pratica risulta fondamentale anche per favorire il recupero muscolare, infatti lo stretching può aiutare ad alleviare la tensione e la rigidità muscolare dopo un’attività intensa. Stimola il flusso sanguigno nella zona, portando nutrienti e ossigeno ai muscoli affaticati e favorendo un recupero più rapido.
Altro scopo importante dello stretching è quello di promuovere il rilassamento e la riduzione dello stress, attraverso la combinazione di esercizi di stretching e respirazione profonda.
Non da ultimo, questa pratica serve per il miglioramento della postura. Molti problemi posturali sono causati da muscoli deboli o accorciati. Lo stretching, se eseguito regolarmente, può contribuire ad allungare i muscoli accorciati e rafforzare quelli deboli, favorendo un migliore allineamento del corpo e quindi una postura corretta. Se ti interessa avere dei consigli per migliorarla dai un’occhiata a questo articolo: https://www.fitandgo.it/news/consigli-su-come-migliorare-la-postura-fit-and-go/.
È importante sottolineare che lo stretching dovrebbe essere eseguito correttamente, senza forzature e senza provocare dolore. È consigliabile consultare un professionista qualificato, come un fisioterapista o un istruttore di fitness, per imparare le tecniche corrette di stretching e individuare gli esercizi più adatti alle proprie esigenze.
Quando eseguire lo stretching
Ma quando si deve eseguire lo stretching?
Spesso lo stretching viene associato alla fase di riscaldamento alla prestazione sportiva. In realtà però, gli ultimi studi dicono che fare questo allungamento muscolare prima della prestazione non è una buona pratica, in quanto essa potrebbe persino compromettere la performance. Fare stretching quando i muscoli e i tendini sono ancora freddi, potrebbe determinare delle sollecitazioni eccessive che possono portare anche a vere e proprie lacerazioni.
Dopo l’allenamento lo stretching risulta fondamentale, e apporta numerosi benefici in quanto migliora la componente di resistenza elastica del tessuto muscolare e la capacità di recuperare la forza muscolare. Aiuta anche a rimuovere l’acido lattico che si è accumulato durante l’attività fisica nelle fibre muscolari.
Regole per eseguirlo correttamente
I segnali che ci possono indicare che lo stiamo facendo male fanno riferimento al dolore, il quale segnala che si sta sbagliando qualcosa. L’allungamento deve dare una sensazione benefica di stiramento.
Di seguito sono esposti alcuni suggerimenti pratici per eseguire più correttamente possibile lo stretching:
- individuare il gruppo muscolare da allungare, cercare una posizione comoda ma efficace che va mantenuta per un tempo da 15 a 30 secondi
- l’allungamento non deve creare dolore
- prima dello stretching, è importante che il muscolo sia caldo. Sembrerebbe quindi più adatto dedicarsi allo stretching alla fine dell’allenamento, per aiutare il corpo a rilassarsi dopo la sessione di lavoro
- usare un abbigliamento comodo, che permetta movimenti molto ampi senza intralciare la respirazione.